domenica 3 dicembre 2017

La violenza che non ha ragioni.

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block notes di renata mucci
Giornale di Brescia domenica 3 dicembre 2017
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La cronaca recente ci costringe a riaffrontare il tema del femmimnicidio, deprecabile fenomeno che angoscia la società.  Come mamma e donna, provo a cercare – nella personalità di questi assassini – i bambini che sono stati e che, tenere piantine, dovevano essere opportunamente indirizzati e supportati con il dovuto impegno. 

Ci sono state carenze educative ? O forse l’ambiente sfavorevole ha influito ? Difficile districarsi perché questi assassini vengono dalle più diverse estrazioni sociali. E’ certo che, precocemente, anche il più lieve indizio di propensione alla prepotenza, all’ egoismo e alla violenza, deve essere prontamente dirottato verso il più rigoroso rispetto “dell’altro”. 

Ovviamente, non ci sono garanzie che un aiuto in tal senso, da parte della famiglia e della scuola possa essere determinante, ma d’altra parte – è l’unico  comportamento che rimane imprescindibile per chi è preposto alla formazione di qualsiasi individuo. Ma ciò sicuramente non basta e non fa testo. Uccidere per sancire il possesso di una donna e farlo, talvolta, senza un pensiero ai figli è talmente assurdo e inaccettabile che rende difficile, anzi impossibile, trovare una causa, che poi non sarà mai una sola. 

Resta il fatto che questi eventi si ripetono e lasciano soltanto sgomento. Sarà quindi affidato alla GIUSTIZIA il compito e il dovere di intervenire con punizioni drastiche ed esemplari, senza sconti o attenuanti, per confermare il doveroso rispetto verso le vittime e gli orfani che perdono entrambi i genitori, nel modo più imprevedibile e traumatizzante. Questo si aspetta la società tutta, coinvolta dal dilagare di eventi ingiustificati e soprattutto inaccettabili.
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