giovedì 31 gennaio 2013

Le regole possono renderci liberi !

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30 gennaio 2013 - Sono proprio soddisfatta del mio comportamento di ieri nel tardo pomeriggio. Spinta dal vivo interesse che suscitava l’evento mi sono recata da sola (impermé) in macchina al teatro Sociale in Brescia dove - nella Sala gremita in ogni ordine di posto - uno splendido Gherardo Colombo ha orientato efficacemente i giovani sul tema delle REGOLE.
Ed ha intrinsecamente indicato agli adulti le giuste argomentazioni per confrontarsi con i propri figli e nipoti. Interessante il concetto che sprona a guardare alle regole come tutela dei diritti.


All’uscita il mio passo insicuro evidenziato dalla stampella facevano della mia persona una consapevole preda per malintenzionati, ma ho gestito bene l’inquietudine nel breve tragitto e, salita in macchina ho sorriso felice per questa breve, temporanea conquista di autonomia WOW !
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venerdì 25 gennaio 2013

Amore e sessualità. .

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Fare sesso con amore significa
che se non fossero quelle mani, quella pelle, quel respiro
a sommuovere tutto dentro di te....
ti sentiresti gelare.
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lunedì 21 gennaio 2013

La bolla di sapone vista da Trilussa.

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Ecco come ha definito la bolla di sapone, il grande Trilussa

“L'astuccio trasparente di un sospiro !"

ENCANTADA !
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sabato 19 gennaio 2013

Oscar nel mio cuore !


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Eccomi qui a riparlare del mio Oscar, lo splendido micione che è stato con me per tre mesi e di cui non ho mai smesso di occuparmi e preoccuparmi. Dopo essere stato “a balia” in affido temporaneo, da una gentile amica, Oscar ha trovato la sua sistemazione definitiva presso un’amabile signora che ha spazio nel verde e ha già da anni, altri gatti.

Sono certa che Jacqueline si occuperà del mio Oscar con affetto per averlo conosciuto e ammirato durante il suo soggiorno presso di me. E io. in virtù dell’affettuoso rapporto che mi lega a Jacqueline, potrò avere sue notizie costantemente e potrò perfino rivederlo,tra qualche tempo.

Chi sa se il mio splendido siamese avrà conservato un latente ricordo affettivo nei miei confronti, anche dopo la separazione. molto sofferta per entrambi !  Spero che lui mi abbia dimenticato, ma io, non lo dimenticherò mai.

Per me questo é un buon giorno e, nella speranza di non avervi annoiato, amici carissimi vi auguro un sereno, appagante week end.
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venerdì 18 gennaio 2013

Armiamoci e..... partite !

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da facebook 18 gennaio 2013

Foto
Se é vero che vogliamo ovunque PORTARE LA PACE. ci spiegate a cosa servono i caccia bombardieri e sommergibili ? renata mucci - Brescia


giovedì 17 gennaio 2013

La famiglia forma o deforma !

pubblicato da OGGI.it il 18 gennaio 2013.
su Giornale di Brescia il 10 gennaio 2013
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 L’amica che si è recata a prendere il nipotino, ieri all’asilo si è sentita apostrofare con decisione : “Nonna, niente domande. Ho le pile scariche !”


E questo ci conferma che i bambini assorbono, copiano, imitano, emulano e si scelgono il modello da seguire. E ci richiamano alle nostre responsabilità di adulti e soprattutto di genitori e quindi di educatori.

Si parla tanto di onestà, ma l’onestà va proposta con l’esempio e lo stesso vale per il senso del dovere ma, soprattutto per il rispetto. Dalla culla e quando un bimbo ci trotterella intorno, imparerà, se lo vorremo, IL RISPETTO delle cose e delle persone.

“Non sciupare tesoro” “Non interrompere” “Condividi con gioia” e pian piano, sboccerà il rispetto. Quel rispetto reciproco che migliorerà la società in cui tutti andremo ad interagire.


Sempre che il bambino veda che noi “non sciupiamo” “non interrompiamo” e “condividiamo con gioia” perché l’esempio è in migliore insegnamento. Ho divagato, ma se vogliamo una società migliore, politici migliori, la strada è questa. Migliorare gli uomini.
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sabato 12 gennaio 2013

Mani da baciamano !

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“ Porgevo la mia mano alla manicure e mi rilassavo guardando Mary che aveva capelli rossi, crespi, raccolti sulla nuca  e l’aria triste, rassegnata. Aveva poco più di trent’anni ed era considerata zitella (le “single” sarebbero arrivate molti anni dopo). Nei suoi occhi grandi, chiari e slavati vedevo però far capolino, un bagliore di speranza  quando un maturo signore chiedeva di lei per la cura delle mani. Una sorta di tenera civetteria la animava in quegli attimi, ma spariva assieme all’uomo che se ne andava. Cara Mary. Era bravissima nel suo lavoro e lo svolgeva con abilità e sicurezza contribuendo a farmi sentire, almeno per un paio di giorni, una signora. Le mie mani che scorrevano sulla tastiera della mia fedele Olivetti, così curate, con le unghie perfettamente smaltate,  mi infondevano un senso di tranquillizzante, civettuolo, sornione  benessere.”

Ho estrapolato questo brano da un racconto che mi riporta ai miei 16 anni, per servirmene come attenuante  al mio più recente comportamento. La cura delle mani è sempre stata per me, ineludibile e ieri, nel porgere le mani a Marina, la manicure che lavora presso il mio coiffeur ho voluto dare uno schiaffo al buonsenso e – rinunciando allo smalto bianco madreperlato abituale da anni – ho voluto indulgere alla mia antica civetteria. “Ha un bel “rosso smorzato ?” mi sono trovata a chiedere. Magari sarà solo per questa volta, ma come sono ancora belle le mie unghie e le mie mani che scorrono sulla tastiera ! E com’è dolce il mio indulgente sorriso ! Ebbene si, sono ancora irriducibilmente giovane  e se questo è un peccato, mi permetto di considerarlo veniale !
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giovedì 10 gennaio 2013

Mamma ! La parola più dolce.

pubblicata da Brescioggi il 14 gennaio 2013
Oggi.it e Libero ...............il 14 gennaio 2013
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Lo sconforto di una figlia che ha perso recentemente la sua mamma, ha sostato  a lungo nei  miei pensieri.
Mamma, la prima parola, l’ultima, e quando la usiamo, più e più volte, ci sembra così ovvia, naturale, eterna. Ma perché, mi chiedo,  è quando  manca la risposta al richiamo che se ne  comprende la bellezza, la forza ? Perché non comprendiamo per tempo che,  in quel breve richiamo c’è la risposta a tutte le nostre aspettative. La presenza materna  è abbraccio costante, é conforto, partecipazione, è sicurezza.
Io stessa ero troppo assetata di vita, troppo interessata a sperimentare, troppo sicura, intraprendente per rendermi conto che lei era la cosa più bella, più importante, più utile e determinante.  E gli immensi doni di tenerezza, d’ amore costante mi sembravano ovvi, naturali, dovuti.
Forse perché siamo destinate, come mamme a nostra volta e riversare sui nostri figli, tutto l’immenso patrimonio d’amore che abbiamo ricevuto. Ma le mie manchevolezze, mamma, tu lo sai che erano dovute alla giovanile spavalderia, al desiderio insopprimibile di autonomia, anche prematura.
E so che tu mi hai perdonato, ma oggi sento forte dentro di me, ancora, il rimpianto. Si mamma, avrei dovuto abbracciarti più spesso, sorriderti di più, guardarti negli occhi, amarti meglio.
Sai cosa spero mamma ? Che qualcuno, leggendomi, sorrida oggi con più tenerezza alla sua mamma, finché é in tempo ! Sarà così?
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martedì 8 gennaio 2013

Tristezza....per favore va via cantava Ornella Vanoni !

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Compio il gesto abituale di spalancare la finestra su questo nostro mondo ancora addormentato e devo subito impormi di soffocare l’amarezza. Ma il pensiero persiste. Perché “cambiare l’aria” se quella esterna è così pesantemente inquinata ? E perché ci tengono informati sul tasso di inquinamento, anziché impegnarsi per fare in modo che possa non essere così palesemente nocivo ? Misteri della logica umana.

E, sempre in tema di incongruenze trovo “Caduta massi”! Cosa posso fare io, utente della strada che leggo un tale avvertimento ? Mi hanno spiegato che si intende avvertire che potremmo trovarne uno sul la strada. E ancora mi chiedo perché non provvedere a mettere in sicurezza il percorso ?

Verrebbe da sorridere se non ci fosse in gioco la vita.
Ma io, che ho bisogno del sorriso per sopravvivere, scaccio i pensieri molesti, vado a svegliare le mia Ketti, ignorante e festosa che cerca, scodinzolando tra le mie braccia, soltanto il mio amore.

Buen dia ragazzi ! fate che sia un buon giorno.
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sabato 5 gennaio 2013

In attesa del 6 gennaio.

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Ti aspettavo sai, Befana perché io ti voglio bene e comprendo le tue pene. Ti dipingon sempre brutta, mal vestita e trasandata,che a cavallo di una scopa solchi il cielo un po’ crucciata.

Tu sei vecchia, ma non sei sola perché pensi tutto l’anno a lenir tristezza e affanno. Pensi ai bimbi e vuoi donare tutto ciò che può giovare a comporre sopra un viso la bellezza di un sorriso.

Vedi, anch’io non son più in fiore, ma son qui piena d’amore e perciò mi sento bella anche se uso una stampella. La vecchiaia è una conquista, pur se cala un po’ la vista.

Dai Befana andiamo avanti e dimentichiam gli affanni e fin che c’è chi condivide pur la vita ci sorride.-
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