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Lo sfogo di un ragazzo innamorato, mi ha riempito di amarezza . Lui è davvero innamorato, ma i suoi genitori non approvano la sua scelta e ritengono che sia stato irretito. Ed è così che si rivela un atteggiamento non raro.
I nostri ragazzi meritano stima, soltanto se si adeguano ai nostri desideri ? E solo in quel caso meritano considerazione? Se invece fanno scelte autonome, siamo pronti a ritenerli fragili e irretiti da artificiose manovre femminili ?
Ma, talvolta, sono ragazzi che trovano continui ostacoli alla loro personale maturazione. E qualche incauto genitore arriva a pronunciare la frase odiosa e ricattatoria “Con tutto quello che ho fatto per te!” dimenticando che diamo ai figli ciò che (in genere) abbiamo ricevuto dai nostri genitori e che i nostri ragazzi daranno ai loro figli.
Non ricordano, questi genitori, di aver fatto – a loro volta – alcune scelte autonome ? Siamo sicuri che amare significhi spianare il percorso dei figli o addirittura predisporlo ? Maturare significa anche scegliere, sbagliare, cadere e rialzarsi e io vedo il compito dei genitori svolgersi al meglio, nell’amore e nella comprensione.
Anche mio figlio ha lasciato presto il nido e questo non rientrava certo nei miei desideri, ma mi sono subito chiesta “perché?”. In seguito ho cercato mia nuora, negli occhi di mio figlio. Il suo sguardo sereno mi illustrava il loro rapporto, più di ogni parola.
Facciamo sapere ai nostri ragazzi che le nostre braccia e il nostro cuore sono pronti ad accoglierli sempre. E se capita che non approviamo le loro scelte, restiamo comunque al loro fianco con il nostro amore intatto. Perché e così che l‘amore rivela tutta la sua intensità.
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