martedì 30 settembre 2008

DACE - deficit di attenzione correlato all'età

-----------------------------------------------
Il testo che segue mi è stato trasmesso da una coetanea con l’intento di provocare un sorriso. Confesso che il sorrisetto è affiorato, ma non è stato molto gioioso. Chi sa perché ! ?
--------

Riflessioni della sera - Cerco di capire come mai oggi non sono riuscita a concludere niente, pur avendo lavorato tutto il santo giorno e – in più - sono sfinita.

Tutto è iniziato di buon mattino quando ho deciso di annaffiare le piante del giardino. Mentre stavo per iniziare, vedo nello scivolo la mia auto che ha bisogno di essere lavata. Vado a prendere le chiavi della macchina che avevo lasciato nella veranda e mi accorgo che sul tavolo avevo messo la posta ch'era arrivata.
Guardo la posta prima di lavare la macchina.

Metto le chiavi dell'auto sul tavolo, butto la pubblicità nel cestino della spazzatura e noto che questo è pieno. Rimetto le fatture sul tavolo per portare fuori la spazzatura . Ma, mi son detta, nel portare fuori la spazzatura, potrei arrivare all'ufficio postale che c’è lì a fianco e pagare le fatture. Prendo il libretto degli assegni e mi accorgo che ne è rimasto uno solo, ma mi ricordo di avere un altro libretto sul tavolo del computer. Vado dunque a prenderlo e vedo che lì avevo lasciato la lattina di coca cola che stavo bevendo.


Cerco il libretto degli assegni e sposto la lattina di coca cola che intanto si è riscaldata e decido di rimetterla in frigorifero. Mi avvio verso la cucina e noto che sul davanzale della finestra c'è un vaso di fiori che abbisogna dell'acqua. Metto la coca sul davanzale e mi accorgo che gli occhiali che avevo cercato tutta la mattina, erano proprio lì.

Prima di mettere gli occhiali sul tavolo del computer, voglio dare l'acqua ai fiori. Lascio gli occhiali sul davanzale, riempio un bicchiere d'acqua e mi accorgo che il telecomando della TV è sul tavolo della cucina. Ho pensato: "Stasera, quando mi siederò per guardarmi la TV, non mi ricorderò che il telecomando è in cucina". Prendo il telecomando e lo porto al suo posto nel soggiorno. Prima, però, l'acqua ai fiori.
Verso l'acqua nel vaso di fiori e un poco va sul pavimento. Rimetto il telecomando sul tavolo, prendo uno straccio e asciugo l'acqua dal pavimento.

Riepilogo : le piante non sono state annaffiate; l'auto non è stata lavata ; le fatture non sono state pagate ; sul davanzale c'è una lattina di coca calda ; i fiori del vaso non hanno abbastanza acqua ; nel libretto degli assegni ce n'è ancora uno solo ; non trovo il telecomando ; non trovo gli occhiali ; non ho assolutamente idea di dove ho lasciato le chiavi dell'automobile.

E mi viene da pensare : "D.A.C.E Dov’è che ho letto questa sigla ? ? ?"
-------------------------------------------------

domenica 28 settembre 2008

No comment.

-----------------------------------------------
E’ domenica, è quasi mezzogiorno e trovo un solo commento all’ultimo post. La lieve perplessità è subito fugata da un complice sorriso.

Siete tutti fuori, a spasso, mi auguro perché del vostro affetto non ho motivo di dubitare. Quindi assecondo il pensiero più lieto. Guardo il sole ancora caldo e vi penso.

Anche perché anch’io, oggi, festeggio ! Festeggio il fatto che – finalmente – so cosa mi ha procurato giornate di sofferenza. Non 'entra l'ischemia di cui soffro (perchè davvero....non mi sono fatta mancare niente!) Non è tanto la circolazione quanto la penitenza che mi tocca per un passato da peccatrice !

Calma, calma, niente luci rosse, ma sono stata un’accanita fumatrice e pago ancora oggi - dopo anni di totale ravvedimento - l’alto prezzo dovuto.

A togliermi il respiro e ad affaticarmi tanto erano broncospasmi dovuti all’intasamento bronchiale.

Meditate gente, meditate.

Comunque mi sembra di trovare sollievo da antibiotici, aerosol e tanta, tanta, tanta fiducia. Quindi festeggio, festeggio alla grande. Con voi. Il mio abbraccio è sempre stritolante ed energico (magari solo un po’ più breve. La vostra muccina.

--------------------------------------------
P.S. Non dimenticate però di regalare la vostra attenzione "al galantom" che - in quanto tale -la merita tutta.



El galantom.

Pubblicato sul giornale di Brescia il 28 settembre 2008
-----------------------------------------------
Indulgo alla nostalgia e riapro un finestra su di un mondo che – visto in superficie – sembrerebbe scomparso.. La definizione “galantuomo” si conquistava per merito con la linearità dei comportamenti improntati sulla rettitudine, l’ onestà e con una quasi carismatica affidabilità.

In un concetto facilmente recepibile,”el galantom” era colui che forniva garanzia con la sola stretta di mano, colui che si era conquistato il rispetto, la stima, la fiducia.e
infoltiva la schiera dei probiviri del quotidiano : era l’esempio !.

Persona generalmente di poche parole, additava i comportamenti con atteggiamenti coerenti e – senza aggirare gli ostacoli – affrontava coraggiosamente inevitabili sacrifici. La sua nobiltà era quella dell’anima, poteva quindi appartenere all’individuo di umili condizioni, come a quella socialmente privilegiata. Il rispetto conquistato era – nell’uno come nell’altro caso –incondizionato e costituiva valido riferimento.

Certamente “el galantom” è ancora tra noi, ma purtroppo, non è più considerato un esempio da seguire. Una certa emulazione si è attualmente indirizzata verso “il furbo”, verso colui che ha traguardi molto ravvicinati e facilmente raggiungibili.

I risultati devono essere tangibili, e adeguati al motto “tutto, senza fatica e subito” e la sensazione dilagante è che emulare il furbo....sia già di per sé un traguardo!.

Ma sarebbe bene ricordare che “il furbo” trae la sua forza dalla mancanza di scrupoli, guarda con indifferenza alle necessità dell’altro e soddisfa soltanto egoistiche esigenze. Squallido elemento, terribilmente nocivo per chi ha la disavventura di incontralo sulla sua strada.

Come chiusa, rivolgo la più sincera gratitudine e stima ai numerosi “galantom” (così, brescianamente definiti) che gravitano nella nostra società con il solo compenso del loro personale appagamento.

sabato 27 settembre 2008

Pensiero del giorno.

---------------------------------------------
Il sorriso è la distanza più breve tra due persone -
anonimo

giovedì 25 settembre 2008

Adesso....posso !

------------------------------------------------------
Trovo, tra i commenti di oggi, questa frase che mi ha fatto riflettere : “Cara muccina, che movimento nel tuo blog...da non credere...bello però vedere quanto interesse susciti.”

Il movimento che Aliza ha notato , sta a significare quanta voglia di pulito, e di verità c'è in tutti gli amici e frequentatori. E' tutta bella gente che imparo pian piano ad amare. Un arricchimento per me che voglio regalare tutto quello che ho raccolto nel lungo cammino.

Ho il desiderio di placare ansie quotidiane (anche le mie). Una in particolare: la fretta del porgere !

Vorrei regalare mille post, ho voglia di “vuotare il sacco! Un sacco magico che ( mi piace proprio per questo) non si svuota mai. Basta un imput qualunque, uno sguardo, una notizia da sviscerare, una sensazione da condividere, ed ecco che trovo ancora - in fondo al sacco che contiene le risorse della vita - qualcosa da dare !

Posso farlo adesso con ampio spazio alla sincerità, posso dire ad un amico “ti ho pensato “ “ti voglio bene” cosa che non avrei potuto fare in età fertile, quando potevo essere fraintesa, ma qui, sulla mia seggiolina, nella deliziosa atmosfera del mio personale, affascinante tramonto....posso!

Posso porgere alle donne, a tutte le donne di qualsiasi età ed estrazione sociale la solidarietà di cui hanno bisogno, posso offrire la carezza che aspettano ! Adesso.....posso !

Dalla passionalità, dalla sofferenza, dall’amore,che si sono inseriti nel mio cammino posso trarre riflessioni da porgere. Dalla gioia, anche ! Un bagaglio corposo che posso mettere a disposizione.

C’è qualcosa che vi serve ? E’ vostro!

Non c’è solo dolcezza. C'è, ancora, reattività. Volete stuzzicare, sfogarvi. A domanda rispondo con tutte le mie risorse.
In verità ben poco nei miei comportamenti è cambiato, ma ovviamente, qualche libertà in più me la concede ......l'anagrafe.

mercoledì 24 settembre 2008

Qual' è la stagione più bella ?

----------------------------------------------
Ad un semaforo, bloccata in macchina da un imperativo, rosso segnale di stop guardo distrattamente intorno a me e vengo attirata dalla variopinta esposizione di giornali in un’edicola sul marciapiede al mio fianco.
Belle donne, divi della televisione e cantanti noti, personaggi all’attuale ribalta politica, rappresentano il solito panorama...piacevole e ovvio.
Una rivista francese attira improvvisamente il mio sguardo per il titolo stimolante :
“Quelle est la saison la plus belle ?
Riparto e la vettura – quasi autonoma –mi riporta verso casa.

La mente ? E’ volata via a cercare risposte : “Qual’ è la stagione più bella?”

La primavera ? Sugli alberi, i vecchi rami secchi – fino a ieri apparentemente inutili – rivelano all’occhio attento, microscopiche protuberanze e sono sicura che una fata ha dato a loro un nome : “ gemme !” gemme che annunciano un’incessante, puntigliosa trasformazione. Nell’erba fragile dei prati occhieggiano margheritine che muoino tra le mani se vengono tolte dalla loro verde culla. Sono le pratoline!

Nuove, chiare foglioline d’edera fanno capolino tra quelle ruvide, verde scuro che hanno superato i rigori dell’inverno; sono tante e tutte decise a conquistarsi il loro spazio di fronte al sole.

Credo che anche gli alberi secolari, importanti e sempreverdi guardino compiaciuti questo ritorno di foglioline occhieggianti di vario tipo, grandezza e colore.
Le finestre si spalancano e i balconi si adornano di fiori variopinti; i parchi si popolano di rumorose frotte di bimbi seguiti dagli sguardi amorosi e attenti di mamme che si concedono brevi soste sulle invitanti panchine.

Nonne orgogliose sospingono il loro prezioso carico nei passeggini. Cagnolini di vario tipo e taglia scodinzolano, annusano e corrono, ignorando richiami che limitano la loro libertà. Le giornate si allungano e l’arie si fa tiepida; profumi insinuanti e sensazioni nuove o rinnovate invitano a indulgere a nuovi sogni. Una strana carica di energia favorisce la spavalderia che cede volentieri il posto a improvvisi languori.

Ed è Pasqua ! C’è chi si appresta a trascorre la bella festività al lago e dovunque ci sia un punto d’appoggio o un festoso richiamo. Si programmano gite e gioiosi raduni per la Pasquetta con grigliate da godere con gli amici o con qualche parente che si incontra raramente, sollecitati dal riecheggiare di frasi che invitano all’indulgenza “dai.....almeno a Pasqua !”

Mentre tutto invita alla disponibilità di mente e di cuore, dolcemente, alcune sensazioni sbiadiscono mentre altre incalzano. Togliamo dall’armadio abiti leggeri, il sole scalda piacevolmente le membra e piano, piano e in grande fretta....

Ecco l’estate!
Giornate lunghe, bar all’aperto, affollati, risate. E poi, ancora, i raggi brucianti del sole, il fragore delle onde che si infrangono sulle scogliere o le onde pigre, morbide, lente, invitanti,che lambiscono le spiagge. La pigra siesta o l’improvviso temporale che si conclude con lo stupore dell’arcobaleno! Le tentazioni incalzano, invitano a passeggiare nel verde, nel fresco della pineta alla scoperta di un laghetto di montagna, di un ciclamino, di una malga, di un maso.
E l’insidia di notti troppo piene di stelle.......Estate ! E ne contempo la terra rinnova il miracolo eterno regalando rossi, turgidi pomodori, squisite melanzane,carnosi peperoni per imbandire le mense con sapori, colori e profumi più intensi.
E l’estate si allontana regalando grappoli polposi e invitanti che pendono dai tralci nei vigneti. E una sera, di soppiatto, l’aria si rinfresca, la consuetudine della cena all’aperti si interrompe, il sole si corica ogni sera con un lieve anticipo, i tramonti si fanno meno infuocati, e mentre l’estate sta finendo...si riaffaccia l’autunno !

L’autunno
In autunno le foglie che volteggiano nell’aria mentre i colori intorno a noi hanno una fascino nuovo. Lo scricchiolio delle foglie secche sotto i piedi ci inseriscono nella nuova atmosfera che offre magie note ed attese. A volte l’alloro profuma l’aria di casa mentre le castagne borbottano nella pentola grande e ritrovarsi in famiglia, nel nido, regala rinnovati e intimi, pacati piaceri.
L’amicizia trova conferme con festosi conviviali raduni, il verde delle foglie lascia il posto al giallo o al color ruggine che arrossa le fronde. L’incanto autunnale si insinua fin dentro di noi e ci rende partecipi di questi passaggio di emozionante bellezza.
La pioggia, la voglia di ritrovarsi, a casa, nell’intimità di più semplici attrattive.

Ed ecco..sopraggiunge l’inverno !
Molto è stato detto sui candidi fiocchi di neve, sui ciocchi che ardono nei caminetti sui conviviali incontri sul Natale col presepe e con l’albero adorno ! Natale, Le strette di mano si fanno più calorose e gli auguri....quasi sinceri! Il desiderio di essere migliori riaffiora, l’atmosfera ci avvolge e le strade si adornano mentre dalle vetrine ammiccanti tentazioni invitano alla trasgressione.

Ma il periodo rende più amare esistenze già squallide, miserie radicate, situazioni dolorose. Solitudini.... Fortunatamente in alcuni casi, che spero siano molti, affiora la voglia di tendere una mano, di porgere aiuto.
E’ Natale ! Natale in famiglia e già il giorno dopo i giovani veri, i “giovani dentro” e quelli che ancora resistono. invadono campi innevati con le gote arrossate per la gioia o per le sforzo e scendono i bianchi pendii per ritrovarsi nei caldi rifugi. I progetti per i capodanno imminente aleggiano, si delineano, incalzano pieni di genuino entusiasmo.
Chi opta per il ritrovo elegante, chi anela ad un romantico rendez-vous chi propende per un conviviale incontro tra pochi, buoni amici e c’è voglia di festa. Per l’anno nuovo..fa capolino qualche saggio proposito fatto di “farò” “non farò”. E intanto arriva gennaio che scivolando verso il breve febbraio fa l’occhiolino a quel mese di marzo nel corso del quale.....il magico ciclo, ricomincia !

E la domanda si ripropone: qual’è la stagione più bella ?

martedì 23 settembre 2008

pensiero del giorno.

-------------------------------------------------
La testardaggine é la forza di volontà dell’imbecille. anonimo
ovvero :

"Il saggio muta consiglio, lo stolto resta della sua opinione"
Francesco Petrarca
-------------------------------------------------

lunedì 22 settembre 2008

Il bell'idioma.

pubblicato su IL GIORNALE del 23 settembre 2008
pubblicato da cesare@lamescolanza.com
----------------------------------------------------
Un giovane prof. che stimo mi attribuisce, (con affettuosa confidenziale cortesia) un linguaggio poco adatto ai tempi, supportando il suo convincimento con esempi del tipo : Disamina ? Non si dice più ! Obsoleto ? Meglio “fuori uso”! Perseguitato da sorte maligna? Meglio sfigato ! La fanciulla? meglio “la tipa”! Pervenuta ? lo dicono le nonne, le fanciulle dicono "arrivata! Ma io non riesco e, forse non voglio, adeguarmi. E poi che senso ha “entrare nel gregge” ?

L’ottimo amico ha messo l’accento sul fatto che non si tratta di “entrare nel gregge”, ma di decidere se voglio avere maggiori consensi. Nel qual caso si tratta di “adeguarsi ai tempi”.
Non fa una grinza, ma all’atto pratico devo arginare la facilità dello scrivere e bloccarmi per riflettere, ricostruire la frase con modalità che non mi appartengono e che in concreto, nemmeno mi piacciono. Questo è il mio pensiero e so che l’amicizia reggerà bene questo confronto comunque interessante.

Arcaica come un’ottantenne? O.K. E allora ? di cosa devo rammaricarmi? Di essere vissuta in un tempo in cui ci é stato insegnato che “idioma” é meglio di “lingua” – che “ineludibile” é meglio di “non ci si scappa” e sfortuna è più elegante di sfiga? Un tempo in cui, per mia fortuna, si imparavano a memoria i maggiori Poeti. Dovrei adeguarmi ai tempi? Di nuovo O.K. ci sto se i tempi mi consentono di affermare “non concordo con le sue parole” invece del più incisivo “non dica scemenze”.(pur ammettendo che più incisivo lo é)

Tutto provocatorio s’intende, ma anche chiarificatore. Anche per le canzoni, non era meglio “malafemmina” invece di “brutta stronza”come canta l’ottimo Masini ?
Io credo che – soprattutto per i giovani – tornare indietro quanto basta, sia un bell’andare avanti. Tornare a studiare i poeti, amare il nostro meraviglioso idioma. Questo é “auspicabile” tanto quanto un “ci spero”. No non me la sento.

Sfrondare, essere meno prolissa mi vedrà d’ora in poi sempre impegnata, ma adeguarmi per essere più accattivante NO. Scusate lo sfogo, ma sono due o tre giorni che i mie pensieri si confrontano (questa é grossa!) in singolar tenzone.

Come ho già confessato, per me é troppo tardi per cambiare radicalmente. Per migliorare, sì, c’é sempre tempo. Ringrazio l’amico professore, ma....bigio scuola ! Questa scuola nella quale i prof. frequentemente si adeguano agli studenti non é una scuola che rimpiangerei. Lode agli insegnanti che si prendono cura delle menti (come fa il mio interlocutore), e pollice verso nei confronti di quei professori che adottano un accattivante "non rompete le palle "per sentirsi meglio inseriti. r.m.

domenica 21 settembre 2008

Pensiero del giorno

-------------------------------------------------
"Dimentichiamo facilmente le nostre colpe, quando siamo i soli a conoscerle!"

(Francois De La Rochefocauld)

sabato 20 settembre 2008

Cercando Dio !

------------------------------------------------
Se avessi convincimenti più saldi e fede sufficiente farei di tutto per portare l'eventuale interlocutore a riflettere sulla bellezza della fede e sulla certezza dell'esistenza di Dio.
Credere, rappresenta un traguardo dal quale si trae sempre conforto. Non è cosa da poco!
Se in tema di fede mi sento confusa so comunque che Dio é talmente grande che accoglierà anche me tra le Sue grandi braccia. Lui sa che il mio rifiuto riguarda le impalcature che le varie religioni (così lontane dall'essenza) gli hanno costruito intorno.
In ogni settore la coerenza, la concretezza e la credibilità dovrebbero trovare spazio. La fantasiosa creatività dovrebbe, in questo settore, predisporre argini. Un ammonimento, frequente nella mia adolescenza recitava: “Prima le scarpe e poi le piume sul cappello” per significare che al primo posto sta la concretezza e solo molto successivamente ci si può dedicare a superflui fronzoli.
Con un po’ di elasticità mentale, si ha però il dovere di distinguere. Certamente Beethoven, Mozart, Raffaello e la folta schiera di artisti hanno posto piume che ancora oggi arricchiscono l'umanità trasformando il lirismo più alto in ricchezza interiore, ma le impalcature fantasiose e incoerenti che vogliono materializzare la fede, difettano di quella coesione che, in questo settore, sarebbe invece auspicabile.
Rappresentare un Dio nato in una capanna, e costruire poi gerarchie ecclesiastiche; far risalire l'origine dell'uomo a qualcosa di incestuoso, ritenere plausibili, con le crociate, guerre intrise di prevaricazioni dell'uomo sull'uomo, pensare all'inquisizione, ai Papi che procreavano allegramente e decidevano poi in merito a presunte eresie, condannando al rogo chi minacciava il doro predominio e quant'altro !?
Non dimentichiamo gli eroismi dei missionari, delle suore che hanno vissuto in terrena santità, ma poniamoli in quello spazio riservato agli essere superiori. Non credo di dover andare in un luogo particolare per sentire Dio vicino a me. Credo che seguire i dettami spontanei della coscienza sia già un'offerta gradita a Dio.

Credo in un Dio che "vede" e mi discosto da coloro che mi insegnano come aggirare i suoi insegnamenti. Se il sesso deve essere finalizzato alla procreazione perché legittimare un metodo (Ogino Knaus, per ricordarne uno) che si ripropone comunque quel fine? Ecco perché il mio annaspare non avrà fine.
Vorrei urlare "credo", ma Lui non ha bisogno di sentirmi urlare, e sa anche che sono disorientata davanti ai disastri naturali,alle guerre, alle valanghe, alle bare bianche, alle sofferenze inspiegabili, al calvario dei malati senza speranza, alle torture, alle violenze, e rabbrividisco quando entro nei reparti oncologici infantili.
A Lui chiederò un giorno: Perché ?
---------------------------------------------

venerdì 19 settembre 2008

Il grande corruttore

----------------------------------------

Non è facile parlarne. Parlare di denaro, intendo. Perché è lui il grande corruttore, è per lui che si sacrificano valori, ideali, affetti, sentimenti, vite. Ai piedi di questo falso idolo si pongono capacità, talenti, qualità, competenze.

Ai tempi dello scambio merci l’avidità poteva intervenire – tutt’al più - con un po’ di furberia. Ma ricevere in cambio di un bene, qualcosa che permette di accedere a qualsiasi tipo di benessere ha rivoluzionato mentalità e comportamenti.

Il denaro maschera deficienze, ottiene favori, apre porte, regala prestigio, soddisfa ambizioni e frequentemente....asservisce ! Per il raggiungimento di effimeri traguardi, c’è chi è disposto a tutto, anche perché – onestamente -...tanto effimeri non sono!

Non si possono infatti, sottovalutare i privilegi che il denaro può garantire ed è giusto, che questi traguardi compensino impegno, genialità, spirito di sacrificio e intelligenza,

A me è stato insegnato il rispetto per il denaro in quanto conquista faticosa e sono cresciuta all’ombra di ammonimenti dei quali ho via, via constatato la validità :

“Non esistono soldi facili”
“Il denaro va rispettato....non servito”
“Non diventare schiavo dei soldi”
“Il denaro fa l’uomo ricco, l’altruismo lo fa signore”
“Impegnati a perseguire il guadagno, ma non ad ogni costo”
“Guarda con terrore al denaro sporco”
“La vita è un percorso da intraprendere con coraggio”
“Giudica il prossimo per quello che é, non per quello che ha.! “
“Stai lontano dai soldi sui quali è caduta una lacrima”
“Fai in modo da poter guardare al tuo denaro...senza rimorsi.”
“Il denaro è un aiuto che richiede oculata gestione”

All’ombra di una impostazione che preveda difficoltà e rischi, prospettando un percorso da intraprendere con coraggio, la formazione si completerà con la consapevolezza e la volontà di superare ostacoli e contrarietà.

Oggi pare che vogliamo far intravedere o gustare ai figli l’aria del Paese di Bengodi. Tutto subito, senza meriti, senza attese. Peccato perché l’ impatto con la realtà li troverà impreparati a gestire l’unico vero patrimonio che è sempre quello .....celato dentro di noi.
-------------------------------------------------------

giovedì 18 settembre 2008

Pensiero del giorno

---------------------------------------------
I deboli, danno un’importanza esagerata al fatto di non cambiare idea.

(Somerset Maugham scrittore inglese 1874-1965 )
--------------------------------------------------------------


mercoledì 17 settembre 2008

L'uso abituale delle parolacce.

------------------------------------------------
Che peccato ! Non sono riuscita a spiegarmi.
Il riferimento anatomico di cui ho fatto cenno nel post precedente non è mai stato usato nel mio spazio per un riguardo gentile che mi è stato spontaneamente riservato. Quindi è evidente che il discorso è generico ed esula dai nostri rapporti.
Ma girellando nei blog, anche vostri, mi è capitato di trovarlo, sparso qua e là. Conoscendovi – per come vi conosco –ha provocato soltanto un sorriso.
Ma ha influito sul desiderio di approfondimento nato da tutt’altra fonte. Sono i ragazzini “bene” e le fanciulle in fiore che urtano credo chiunque abbia una propensione per l’estetica del linguaggio.
“Hai visto il Profe, “c....o” che fico” “C....o, dove sei stata ? ” “ Che c...o dici” “Non me ne frega un c....o” e potrei continuare.
Perché questo linguaggio ? L’hanno imparato in famiglia ? Oppure, in famiglia viene tollerato ?
Questo e la condiscendenza degli adulti provoca la mia reazione.
Anch’io conosco persone di provenienza ingenerosa, di strada o altro, fondamentalmente ricche di lodevoli sentimenti e sarebbe ingiusto giudicarle in base alla scorrettezza del frasario.
Ma nelle famiglie calde, ben gestite e attente alla formazione della prole dovrebbe prevalere il rifiuto drastico di vocaboli che sono e rimangono volgari.
Che poi un adulto voglia usarli perché non ha sottomano niente di più incisivo, sono cavoli suoi.

In quanto poi a considerare che ci sono ben altri valori da cui trarre giudizi , concordo, ma se aggiungiamo anche la pulizia del linguaggio, non facciamo certamente un danno.

P.S. - Ritengo che linkare vada inteso come pubblicizzare, quindi la mia intenzione “di non linkare quei blog che contenessero parolacce nei testi “ mi sembrava coerente con i miei convincimenti."

---------------------------------------------------

martedì 16 settembre 2008

Riecchime !

-----------------------------------------------
Concordiamo tutti, certamente, sul fatto che nessuno è esente da difetti e quindi posso tranquillamente svelarne uno dei miei. Sono insofferente all’uso abituale delle parolacce !

Al punto che mi ero ripromessa di non linkare quei blog che contenessero parolacce nei testi, ma mi trovo in difficoltà perché ho incontrato molte degnissime persone che citano con inopportuna disinvoltura, parti anatomiche maschili.

In particolare, quell’appendice che (accessori compresi) è parte indispensabile alla riproduzione! E che – a parer mio – andrebbe lasciata ben custodita nei pantaloni . (fatti salvi i casi d’uso (;- )) – ( ;- )

E faccio una doverosa premessa : è difficile pensare che se mi schiaccio un dito nella portiera dell’auto uscirò a dire con garbo “Oh...che distratta!” Dirò senz’altro qualcosa di forte e io, ad esempio tratto da malaffemmina la povera Eva.

Ma credo sia preferibile non adottare abitualmente parole che tutti conosciamo e che possiamo evitare senza nulla togliere alla vivacità del discorrere.
Le trovo poi indisponenti nel testo scritto dove vengono inserite soltanto volutamente. Mi dispongo però con buona volontà per capire cosa aggiunge in efficacia al discorso, una parola che, specie davanti ai figli, dovrebbe essere bandita.

Primo perché diventa, con l’abitudine, un inutile intercalare e in subordine perché è soltanto superflua oltre che stupida. Oggi lo usano ragazzine dal viso d’angelo e maschietti di ogni estrazione sociale e di ogni età. A chi giova ?

Oltre tutto, finisce che l’uso diventa talmente naturale che non rappresenta nemmeno uno sfogo di rabbia momentanea e – oltretutto - può sfuggire anche in sedi non idonee o davanti a persone che non trovano in questo alcun gradimento.

Ecco il punto. Devo decidere se mantenere l’impegno verso me stessa o se devo abituarmi a glissare.

Ma por Bacos ! Diventa difficile difendere radicati principi, nel rispetto di altrui esigenze! Credo però che non smetterò mai di provarci. Concludo, con la speranza che il mio esplicito intervento non risvegli latenti permalosità. r.m.
-------------------------------------

Per voi

--------------------------------------------------
Come sempre, tra i primi pensieri, ci siete voi!
Pensieri riconoscenti e molto molto affettuosi.
Lo sapevate che il p.c. è diventato - per merito vostro -
un blister che contiene le pastiglie magiche della più efficace terapia ?
E' davvero così !
E un abbraccio stamattina ve lo manta la muccina.
A presto ! Buena vida y mil besitos.

lunedì 15 settembre 2008

Martin Luter King

pubblicato da "Mister no" di Cesare Lanza il 4 maggio 2008
----------------------------------------------
Non vi siete mai fermati a pensare che non potete neppure andare al lavoro al mattino senza dover dichiarare la vostra dipendenza da tutto il mondo?

Vi alzate, fate le vostre pulizie afferrando la spugna offerta da un indigeno del Pacifico.
Prendete il sapone dalla mano di un francese.
Passate in cucina a bere un caffè che vi viene versato nella tazzina da un sudamericano
o se preferite il tè, vi viene offerto da un cinese;
Desiderate la cioccolata ed è un africano che ve la offre.
Allungate la mano per prendere il pane e toccate le mani callose di un contadino o di un fornaio.
Prima ancora di finire la colazione vi siete messi in contatto con metà del mondo.
Siamo fatti per vivere insieme: la nostra realtà è intercomunicante. -

----------------------------------------------------


domenica 14 settembre 2008

Le tappe del cammino femminile.

------------------------------------------------
Nota per il mio medico che sbircia frequentemente sul mio blog.- Nessuna fatica, ho solo copiato questa breve nota scritta dieci anni fa e la porgo agli amici per la serie "ridiamoci su". Grazie dottò!-------------------------------------------
In mezzo ai quotidiani, legittimi mugugni mi piacerebbe inserire un sorriso trattando un argomento futile. Ma ...è futile davvero?Alla soglia dei quarant’anni, lo specchio comincia ad offrire, a noi ragazze, qualche spiacevole sorpresa, ma un po’ di ottimismo può ammorbidire l’impatto e ci diciamo convinte : “sono rughe d’espressione!”
L’allarme però fa capolino quando l’immancabile amica, usando l’attacco morbido, pronuncia la fatidica frase :” Ti trovo un po’ stanca!” . La certezza del cambiamento irreversibile si annuncia quando, la già citata, ti apostrofa con l’entusiastica affermazione: “Ma come ti trovo bene!” col tono di chi si sente impegnata nel volontariato!
Ed è così che ci si sente sospinte nell’ambito in cui la donna diventa…un individuo di sesso femminile ma, nel contempo, una vaga insopprimibile femminilità reclama ancora qualche attenzione e se un uomo ci cede un posto “a sedere” pensiamo immediatamente ad un gesto di galanteria. Ma quando cominciano a cederlo le donne ….(;-(
Mentre veleggiamo, non del tutto rassegnate, verso la consapevolezza e l’accettazione del nuovo status un’interlocutrice occasionale soffoca inconsapevolmente ogni residua resistenza quando, osservandoci attentamente, sussurra convinta : ”Lei dev’essere stata bella…da giovane!” Nello specifico, conviene rivolgerle un sorriso di conferma (tanto … ci sono così pochi superstiti!)
Prive di alternative adottiamo generalmente alcune strategie di difesa disponendoci a sfruttare i vantaggi residui : scarpe comode, giacche informali e look che privilegia il confort rispetto alla civettuola eleganza (tanto, conviene prendere atto che i giovani non ci guardano e quelli della nostra età…ci vedono poco!) senza sospettare che la mazzata del tutto imprevedibile…è dietro l’angolo.
Personalmente mi colpì quando, arrivando gasata e spumeggiante ad un piacevole rendez-vous in provincia, colsi il sorpreso commento della giovane amica alla quale avevo dato un passaggio : “Ho fatto davvero una bella passeggiata. Sapete che Renata guida ancora bene!” Ancora?!? (a soli settant’anni ! Ma siamo pazzi? )
In attesa di nuove esperienze su questo tema, continuo fiduciosa il mio cammino con programmi ben precisi : fare un giretto sulla metropolitana,(appena progettata) vedere davvero abbattute le barriere che limitano i disabili, camminare su marciapiedi agibili in ogni angolo della nostra città e altro ancora.
Compresa la disponibilità ad ascoltare qualsiasi frase che possa scandire lo scorrere del tempo nell’arco, spero ancora ampio, che la vita mi ha riservato. L’importante è accogliere tutto con una benevola ironia e continuare sorridere.

venerdì 12 settembre 2008

In deroga !

-----------------------------------------------
Sono riuscita a spiegare a "lui" (all'assiduo medico) che la drastica sospensione del mio rapporto con voi, aggiungeva sofferenza al dolore.

Quindi....riecchime ! Devo, voglio ed ho bisogno....di dedicarvi i miei pensieri.

Non vi risponderò singolarmente sul blog, ma sorriderò ad ognuno con tutto il mio cuore. Se ci riuscitò (?) non sarò assidua come prima, ma ci sarò. Prometto.

Giurin giuretto, parola di lupetto.

Questo in attesa di un ritorno....alla grande !

Sapete bene che nutro per tutti voi tenerissimi sentimenti quindi conto sulla vostra comprensione mentre rivolgo a Lucignolo un grazie grande e particolare per avervi accolto - in mia vece e per mia delega - in questi giorni .

Forza ragazzi, continuiamo a camminare assieme, con gioia.

P.S. il mio cognome è Mucci e "il mi babbo" toscano da secoli, mi chiamava "la mi muccina" e - sentendomi in famiglia - mi firmo teneramente per voi, muccina. ( mi raccomando...con la emme minuscola (è un vezzeggiativo!)
-----------------------------------------------------

mercoledì 10 settembre 2008

Cari amici.

-----------------------------------------------
In questo periodo particolare (ma transitorio) ho consegnato le chiavi del mio giardino all’amico Lucignolo che vi terrà compagnia. Mi sono aggrappata alle robuste braccia che
la sua generosa disponibilità mi ha offerto. Questo figliolone virtuale é davvero speciale!

Intanto “Lui”, il medico e direttore dei lavori di ripristinio ritiene che qualsiasi impegno mentale possa costituire una aggravante.

Non so ancora bene di cosa si tratta, ma ritengo si siano riproposti inconvenienti non nuovi che già a suo tempo ho superato in modo soddisfacente.

Per un certo tipo di circolazione, non bastano le rotonde, i vigili e i semafori. Ogni circolazione richiede interventi mirati. Per me sono state prescritte terapie mediche più intense, TAC alla testolina (”lui” l’ha chiamato cranio ! che modi!) che si trova in confusione e niente sforzi né fisici né mentali.

Va a fargliela capire tu, che il computer, il blog, il contatto con voi...sono il mio ossigeno ! (lui, il medico è inflessibile) e, se mi è consentito un breve commento direi : “du palle!”

Ma io vi ho contattato per parlare di cose belle ! Quindi ....dirò a tutti voi che però, non dovete far piangere le vecchiette. Al massimo....si fanno attraversare !

Sono riuscita ad evitare il ricovero e vi confido un segreto: quando “lui” è già passato a trovarmi, vado al computer, vi leggo, stampo tutto e metto sul comodino le vostre parole, le vostre carezze, i vostri pensieri. Li rileggo la sera e mi addormento col sorriso sulle labbra.

Però deve esserci qualcosa di vero sul beneficio del riposo, perché la notte faccio la nanna molto tranquillamente. Di giorno, por Bacos, tutto diventa pesante, ma....io sono anche testarda e mi sono messa in testa di superare anche questa. E presto !

Visto che è virtuale....l’abbraccio è ancora stritolante. Renata

-----------------------------------------------------------------------------------------------

lunedì 8 settembre 2008

Quasi un bollettino medico.

------------------------------------------------
Questa torrida estate ha tentato di distruggermi e l' impari lotta mi ha lasciato esausta. Fino a pochi anni fa mi chiedevo stupita perchè gli anziani andassero in montagna.

"Perchè non godere questa stagione così bella e diversa?" mi chiedevo. Adesso comincio a intravedere le ragioni vere. Dovrò ricordarmene........... quando invecchierò !

Sono in cura (oltre che dal mio splendido medico di base) anche un medico specialista cardiovascolare a pagamento, molto interessato a non disperdere la clientela.

Quindi sono tranquilla. Per il momento - devo "rifare il tagliando". Qualche esamino e tornerò in pista più pimpante di prima.

Questo per dirvi che sono un po' stanca e non mi è facile stare al vostro fianco quotidianamente. Mi affatica impegnarmi, scrivere e postare, ma....posso leggere e se volete dirmi che "vi manco tantissimo", "che mi volete bene" e altre carinerie. Vi leggerò con piacere.

Ma, in conclusione sono molto stanca e forse....cerco coccole ! Un abbraccio. Renata
-------------------------------------------------

domenica 7 settembre 2008

Il pensiero del giorno.

----------------------------------------------
Quello che conta tra amici, non è ciò che si dice,
ma quello che non occorre dire.

(Albert Campbell)
----------------------------------------------

sabato 6 settembre 2008

Week end.

------------------------------------------------
Buon fine settimana !

Dovrebbe cominciare a quest’ora. (o un po’ più tardi ?)

Un ‘occhiata alla sveglia sul comodino e un sorridente

pensiero “Oggi , comando io!”

Poi un po’ di più dolce attenzione al partner e tante coccole.

Poi ... lui o lei ...o assieme a preparare il caffé.

Poi la sveglia agli eredi al trono, molto gioiosamente.

Poi, poi, poi.......

La Renata stamattina, come sempre vi è vicina
e vi augura il buon giorno, pronta a.... togliersi di torno.

-----------------------------------------------------
E chi è solo ? Ecco che può stiracchiarsi e sorridere alla vita e guardare in positivo. Carezzare con lo sguardo tutto ciò che gli appartiene, il suo letto, la sua stanza, il suo corpo, l’efficienza e di tutto ringraziare ricordando ogni momento che c’ è....chi non lo può fare.

E chi è malato ? Ecco, a lui ci penso io ! sto al suo fianco, gli sorrido, gli trasmetto la speranza che gli inonderà la stanza.

-----------------------------------------------------

venerdì 5 settembre 2008

Frasi d'amore.

------------------------------------------------
Salutarti è una pena così dolce, che ti direi addio.....fino a domani.
(Shakespeare)

-----------------------------------------------

giovedì 4 settembre 2008

Il genitore ideale.

Pubblicato sul Giornale di Brescia dell'8 settembre 2008
Il post parla dei problemi che nascono in famiglia, lievitano nella scuola ed esplodono nella società.
----------------------------------------------------
Considerato che quello dell’educare è compito impegnativo, tracciare un percorso almeno indicativo è indispensabile. Naturalmente senza saccenteria o pretese da cattedra ma, sulla scorta dell'esperienza e degli errori commessi, vorrei provarci.
Partendo da un’ipotesi : tre figli (due maschi e una femmina) sono – ognuno – un mondo a sé e dovrò necessariamente tenerne conto. Però qualcosa che si adatta uniformemente c’è. E partirei da qui per non disperdere i pensieri.Ci sono insegnamenti validi, a prescindere ! Quindi, devono essere trasfusi con l’esempio e la determinazione senza lasciarsi condizionare da momentanee reazioni soggettive.
Solo per fare degli esempi abituarli ad essere disponibili, a non prevaricare, a rispettare gli altri, a non dare spazio all’egoismo.
Uno dei figli si adatterà docilmente, l’altro vorrà approfondire con mille perché e l’altro ancora si ribellerà attraverso comportamenti indisponenti, tutte reazioni prevedibili, ma con ognuno e con tutti è importante, non demordere.
La strada dev’ essere sbarrata – anche in famiglia – all’anarchia. La compartecipazione deve rimanere costantemente inserita nell’operosità quotidiana e l’avversione al comodo “farsi servire” deve essere stabilmente presente. Prospettare la gioia che deriva dal collaborare e abituarli riesaminare quotidianamente i propri comportamenti.
Mia mamma mi invitava a rivedere ogni sera, prima di coricarmi, il percorso della giornata e mi spronava ad individuare i miei errori. Una noia indescrivibile (all’epoca) che ha poi connotato favorevolmente la mia vita. Lo ricordo ancora – quel momento che concludeva la giornata, con infinita gratitudine. Ancora oggi non mi addormento senza aver rivisitato la mia quotidianità e frequentemente trovo qualcosa di cui mi pento.
Ricordo che un giorno mi sono azzardata a mormorare : “Ma la mia amica va a fare la gita.....” ”Si vede che i suoi possono....” ripeteva tranquilla la mia mamma “Noi non possiamo. Lo sai che esistono le differenze e che esisteranno sempre?. Queste differenze significano anche che milioni di bambini non hanno quello che hai tu. Quindi, ringrazia il cielo per quello che hai ! E basa manina endrita e enversa “” Che tradotto dal dialetto bresciano recita : “bacia la tua manina a diritto e a rovescio. “
Pilastro fondamentale è il rispetto per l’altro. Ineludibile e pressante, da subito, fin dal principio. Un castigo severo quando ci accorgiamo che il bimbo non tiene conto delle reazioni dei suoi coetanei è doveroso. Ed è opportuno mettere in campo tutta la contrarietà che questo comportamento merita.
Una giusta dose di fermezza non ci impedirà di giocare con i nostri figli, di ridere con loro, di condividere i loro sogni, di sorridere delle loro fantasie !
La domanda che mi assilla in questi giorni, mentre il telegiornale ci mostra agghiaccianti immagini di giovani che assaltano un treno per sfogare insane propensioni alla prevaricazione....è questa : “Da dove vengono?” “Come sono stati educati? “Non tutti vengono dalla strada, hanno famiglia. E allora ? Sono abituati ad ottenere tutto, senza sforzo e subito ? Perché sono cresciuti così ?
Domande, domande, domande !
E, forse, una sola risposta. Dalla culla, bisogna cominciare da lì, e non farsi confondere dalle loro moine, dai loro sorrisi. Tra le mie certezze (poche) ne prevale una : le lacrime che ho versato da bambina, mi hanno consentito di sorridere da adulta, Il temporaneo risentimento verso i miei genitori - che mi hanno imposto anche molte rinunce - si è via via trasformato in profonda gratitudine.
Il genitore ideale è quello – per capirci - che ognuno vorrebbe o dovrebbe essere per i suoi figli. Quello capace di dire no quando è giusto dirlo e mantenerlo, senza deroghe o nocivi cedimenti. L’ho capito tardi, ma se qualcuno vuole cogliere quello che può esserci di buono nella mia accorata analisi, o contestarla, lo faccia. Essere genitori non è facile e risultati deludenti persistono talvolta, nonostante gli sforzi e l'amore profusi da mamma e papà. r.m
.--------------------------------------------

mercoledì 3 settembre 2008

Il pensiero del giorno.

---------------------------------------------------
"Perdona i tuoi nemici, ma...non dimenticare i loro nomi”
J.Kennedy

martedì 2 settembre 2008

I pedofili e la castrazione chimica.

--------------------------------------------------
Un autorevole quotidiano nell’edizione del 28 agosto c.a. fornisce alcune interessanti notizie in tema di castrazione dei pedofili. Trascrivo un parziale resoconto :
--------------------------------------------------
“È vero. In Inghilterra il governo ha deciso l’avvio di un ampio programma di «castrazione chimica» mirato ai pedofili. Non è una castrazione permanente, né obbligatoria. Alcuni studi mostrano come l’assunzione di farmaci anti-libido possa ridurre il rischio di nuovi abusi sessuali sui bimbi. Su questa base, se chi è stato condannato per pedofilia vuole «curarsi», potrà prendere questi farmaci ed entrare a far parte di un programma di sperimentazione.
Le notizie in merito sono date dalle agenzie: «Il ministero della Salute ha dato l’incarico allo psichiatra Don Grubin, dell’Istituto di neuroscienze dell’Università di Newcastle, di coordinare l’iniziativa in tutto il Regno Unito. Non è un’alternativa al carcere, specifica l’esperto: “Ci si potrà sottoporre al trattamento dopo aver scontato la condanna”», si legge sul quotidiano britannico Telegraph.
Innanzitutto verranno identificati i «pazienti che beneficeranno dei farmaci in grado di spegnere la libido, fra cui antidepressivi come il Prozac, o anti-cancro. Si riduce il testosterone a livelli preadolescenziali, con effetti simili a quelli della castrazione.
E i dati che arrivano dalla Scandinavia sembrano provare l’efficacia della castrazione chimica. La reiterazione del reato ai danni dei più piccoli si è ridotta da oltre il 40% al 5%. Sul fronte degli scettici, invece, l’Australia: il governo ha sempre rispedito al mittente gli appelli ad avviare una simile iniziativa, perché convinto che non ci siano prove sufficienti che funzioni. Non solo. Poco si sa sugli effetti collaterali dei farmaci, che possono indurre uno stato letargico e scatenare problemi ormonali.......omissis........
--------------------------------------------------
Si tratta evidentemente di notizie che rappresentano il famoso “meglio di niente” che costituisce, comunque un approccio.
Avere a cuore il problema, parlarne, progettare, non permettere all’indifferenza di interporsi tra il male e la sua soluzione (anche parziale) è un’ottima, indispensabile premessa.

Seguiamo l’iter di questi sperimentali provvedimenti e rimaniamo all’erta, nella speranza che venga dato un contributo apprezzabile per arginare un fenomeno dai cupi, torbidi risvolti
. r.
m.
--------------------------------------------------